Venture Capital: pubblicato il decreto sul Fondo Rotativo



Sono state rese note le condizioni e le modalità di accesso al Fondo Rotativo Venture Capital del MAECI (Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale), tramite la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale n.167 del decreto 13 aprile 2022. Oltre alle informazioni essenziali sul funzionamento del fondo, nel decreto vengono definite anche le attività e gli obblighi del soggetto gestore del Fondo, le funzioni di controllo del Ministero e la composizione e i compiti del Comitato di indirizzo e rendicontazione.

Obiettivo del fondo, è la promozione dell'export e l'internazionalizzione di startup e PMI, incluse quelle innovative. In particolare, riguarda le imprese che realizzano investimenti in aree geografiche di interesse strategico attraverso la partecipazione al capitale delle società costituite o da costituire in Stati non appartenenti all’Unione europea o allo Spazio economico europeo. Il fondo finanzia investimenti di imprese italiane attraverso l’acquisizione, di Simest, di quote di capitale di rischio in imprese aventi sede in uno dei Paesi di destinazione previsti dal Fondo stesso.

Le risorse sono costituite dalle finanze depositate sul conto aperto presso la Tesoreria centrale dello Stato, intestato a "Simest - Fondi Venture Capital" e dalle seguenti disponibilità finanziarie:

  1. proventi derivanti dalla gestione e dagli impieghi delle liquidità del Fondo;
  2. somme derivanti dalla remunerazione degli interventi del Fondo e dalla cessione delle partecipazioni comprese le eventuali plusvalenze, e dalla remunerazione derivante dalla sottoscrizione degli strumenti finanziari, degli strumenti partecipativi e delle quote dei Fondi di investimento nonché dai rimborsi di qualsiasi natura spettanti al Fondo;
  3. risorse stanziate da provvedimenti normativi e dalla legge di bilancio.

Per quanto riguarda le condizioni di intervento del Fondo, il decreto prevede che la somma degli interventi del Fondo, di Simest e di Finest non debba superare l'investimento complessivo dei soci e degli investitori italiani. Allo stesso tempo, l'intervento del fondo non deve determinare l'acquisizione di quote di capitale e di strumenti finanziari o di strumenti partecipativi in misura superiore al doppio della somma dell'intervento di Simest e di Finest.

Inoltre, la somma degli interventi del Fondo non deve superare il 49% del capitale di ogni partecipata o dell'impegno finanziario del progetto nel caso di sottoscrizione di strumenti finanziari e partecipativi. Oltre a ciò, i progetti di intervento proposti prevedono il mantenimento sul territorio nazionale dell'attività di R&S (Ricerca e Sviluppo) e di direzione commerciale, nonché della maggior parte delle attività produttive. 

Le richieste di intervento del Fondo devono essere presentate a Simest, che insieme alla società che gestisce le risorse, svolge attività di valutazione di fattibilità dei progetti.

Infine, è necessario specificare che l'intervento del fondo può essere effettuato anche senza il co-investimento di Simest o di Finest, mediante la sottoscrizione di partecipazioni o di Strumenti Finanziari o Partecipativi, anche di società estere, o tramite la sottoscrizione di quote o azioni di Fondi di investimento, a valere sulla apposita sezione del Fondo e nei limiti delle risorse assegnate.